Ti lascerei
per lamentare un rimorso
all’amico confiderei la donna
che aspetta in un angolo del mondo
lascerei amore non un dolore
conserve di primavera per gli inverni
ciliegi in fiore tutte le stagioni
disseterei con lacrime i nostri fiori
nessun rintocco di campana
migratore troverei la via del sole
tornerei dalle mie crociate
e scioglieresti la cintura del cuore
ti rivedrei con capelvenere tra i capelli
tu betulla con i figli dalle spalle forti
ti riconoscerei per quel niente di noi
tornerei per portarti via per sempre
tu sola ad aspettare la corriera
l’abbraccio e i pugni tuoi al petto
sussurrerei: “non sono mai andato via”
sulla tovaglia vino e occhi nelle mani
io secco buono da far bastoni
tu poesia più bella su carta ambrata
dagli occhi umidi e dai silenzi ripieni
davvero mi lasceresti ripartire?
|
Il ciliegio adolescente
brilla di chiaro nuziale
sugge e spreme
cielo, sole e azzurro
con freschissimo sorriso
invecchia guardarlo.
E tu piccolo ciliegio mio
spandi amore
mi nomini tuo sole
malgrado la rancida luce.
Fossi uccellino
stringerei i rametti accoglienti
fossi ape ronzerei nei calici
fossi edera salirei nell’abbraccio
fossi bruco partoriresti una farfalla
fossi verme liscerei le tue radici
in ogni frutto solare
un nostro vivissimo peccato.
|